Adriana Lecouvreur
I quattro artisti si abbandonano alla più rumorosa ilarità, mentre Michonnet entra in fretta, secondo il suo solito, dal fondo.
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Michonnet si soffrega le mani tutto felice; Maurizio rimette la lettera al suo posto, mentre la Jouvenot entra frettolosa dall'ultimo uscio di destra.
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Le Dame si assidono sul canapè e sulle poltroncine della prima fila, formando vari circoli graziosi. La Principessa riprende il suo posto accanto
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destra. Michonnet, che ne ha seguito cogli occhi imbabolati ogni moto, indovinando subitamente il suo disegno, le sbarra il passo all'uscita.
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abatino Règence, elegantissimo. Michonnet è corso incontro ai visitatori. La Jouvenot è tornata al suo posto, per raggiustarsi l'acconciatura; la
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grande emozione ogni suo moto, si alzano quasi sbigottite. La Principessa sola resta seduta, affettando la massima calma, e dà il segno degli applausi.
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schiudono i battenti, mentre altri servi reggono i doppieri. L'Abate offre la mano ad Adriana ancor seduta; ma, immersa nel suo dolore, ella non
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figlia di Giove, fiore del pensiero suo onnipossente, nata in armi dalla balenata sua fronte, purissima e sapientissima virago, che alla forte armonia
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suo giudizio: primo effetto raggiunto dalla vendicativa dea. Mercurio, compiuto il messaggio, dispare. Il regio pastore si avanza sul palco in preda a
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, sotto il quale scorre la Senna. La luna nova diffonde il suo timido pallor sulle piante ancor quasi nude e sulle statue allineate secondo lo stile
Accademia della crusca
